Poetry

Percorsi e parole

Augusto Galli

Dieci anni in poesia

2021 – Dietro il sipario

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UNA BELLA GIORNATA

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Il mare è appena increspato

ci sono vele seminate sopra le onde

e tutto sembra normale,

i motoscafi fanno avanti e dietro

 segnalando le boe, sbandierando in modo

che i concorrenti sappiano dove andare,

 la gente accalcata sul molo festeggia

con salumi e patatine, beve Coca Cola

grida saluti ai vincitori, ringrazia i vicini

del posto conservato, un cagnolino abbaia

forse si è perduto,

ai bambini non interessa il mare piace solo pescare,

non sanno che è la stessa cosa,

dovranno ancora studiare sopra i libri

e fare tanta fatica per imparare le lingue.

Il cagnolino piange, di sicuro si è perduto,

ma nessuno lo cura.

La gara è terminata i vincitori sono scesi

fanno merenda con coppe di vino e tramezzini.

È stata una bella giornata,

peccato il cagnolino sia affogato

nella generale indifferenza.    

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OGGI TI SCRIVO

……………

Non so che titolo dare

a questa lettera, ti scrivo il mio

dolore tu che sei fuggita,

hai lasciato la casa coniugale

senza ascoltare il pianto di un

ragazzo, crescerà senza madre.

Tu sei fuggita quella sera,

hai detto è primavera ed io

mi sento inquieta,

uscivi con le amiche,

ti credevo.

Siamo stati bene quando avevamo

la storia condivisa,

ti pensavo felice.

Quando è scoppiato il temporale

nel tuo cuore

non ho visto i segni

tu non hai parlato.

Solo mi avessi detto qualche cosa

avrei tentato di fermarti

t’avrei coperta d’oro, ho provato ad amarti

come uomo,

ora mi rendo conto che una donna

nutre bisogni e sogni differenti,

posso soltanto mettere su carta

una preghiera: riproviamo.  

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SECOND LIFE

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Ora fingi di vivere, anche tu

come molti disperato bisogno

di parlare, narrare il tuo profondo

che non viene a galla.

Credevi nell’amore nella vita spesa nei bar e discoteche

luci pazzesche nella nuca, alcol e sesso

per intere notti i giorni accovacciati

sul divano,

sei stata la regina delle feste del chiasso

degli sballi,

nulla è rimasto che puoi dire tuo.

Ora procedi a luci spente, lo specchio ti

rimanda, doloroso, il ritratto di un volto

devastato

essenza cruda di un’anima smarrita. Non hai più notizie degli amici

erano tali?

Sei scesa nei fondali 

alla ricerca dei brividi passati, c’erano solo

rami secchi, scie di profumo e tanto gelo.

Ora fingi di vivere

vorresti raccontare, ma

rauco singhiozzo ti si spezza in pianto

che non lava

ti sporca

non perdona.    

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VIAGGIO

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Disordinato brillare di luci

vetro appannato, un viaggio complicato,

sogna ragazza assorto lo sguardo

sul mondo che fugge all’indietro,

pensa a ciò che ha lasciato: sorelle

la madre la casa

memorie di un tempo che è stato.

Un uomo dorme, non ricorda nulla

sussulta ogni tanto, mentre

il soldato ride e si gratta sotto il berretto

gualcito. Il treno va. Ha preso le persone

le trascina

a un altro destino,

 un’altra vita.

 Non pensa

non sogna,

non saprebbe ridere.

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